Amazon si prepara allo stock split 20:1

Facendo un confronto storico con altri importanti frazionamenti azionari, ecco cosa potrebbe riservare il futuro per il titolo Amazon

Amazon si prepara allo stock split 20:1
3' di lettura

Amazon (NASDAQ:AMZN) è pronta allo stock split delle proprie azioni il 3 giugno 2022; nella settimana che ha preceduto lo split, il prezzo delle azioni Amazon è salito di circa il 16%. Anche se non sai nulla della complessità legata al funzionamento di un frazionamento azionario, puoi comprendere l’importanza di questo evento; d’altronde, qualsiasi notizia legata a Jeff Bezos in questo periodo dovrebbe rientrare nel sapere comune. Dunque, cos’hai tu e l’uomo da centinaia di miliardi di dollari da guadagnare (o da perdere) da questo stock split?      

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Che tu possieda già azioni Amazon o che andrai ad acquistarle dopo la lettura di questo articolo, non perderai nulla dallo stock split: quando si verifica un frazionamento, infatti, la società divide il suo titolo esistente in un numero maggiore di azioni allo scopo di aumentare la liquidità; un ulteriore vantaggio è il fatto che il nuovo prezzo più basso risulterà più attraente per gli acquirenti. Il valore totale in dollari delle azioni rimane il medesimo. 

Quindi, se il valore totale in dollari delle azioni resta invariato, e tu e Bezos non ci perderete nulla, cosa c’è da guadagnare? Sebbene non esistano certezze, la storia ci dice molto: in genere, l’annuncio di uno stock split è visto come un segno di fiducia da parte di un’azienda e, di conseguenza, degli azionisti (sia quelli attuali che quelli potenziali).      

Amazon è forse l’azienda più grande e conosciuta in America. Il 2 giugno, il giorno prima del frazionamento, le azioni AMZN hanno chiuso la sessione a un prezzo di 2.510,22 dollari; si tratta certamente di una cifra scoraggiante per i nuovi investitori e non rende il titolo attraente per le masse. Se solo ci fosse un’altra società con un CEO miliardario di alto profilo/personaggio famoso che ha annunciato uno stock split di recente… 

Ma c’è! All’inizio di agosto del 2020 l’azienda di Elon Musk, Tesla (NASDAQ:TSLA), aveva annunciato un frazionamento azionario con rapporto 5:1; nelle tre settimane successive (fino alla data effettiva del frazionamento) le azioni hanno guadagnato l’80%; in confronto, le azioni Amazon sono aumentate di oltre il 21% dall’annuncio dello split.    

Nei mesi successivi al frazionamento di Tesla, le azioni sono balzate da 418,32 dollari il 4/9/2020 a 599,04 dollari tre mesi dopo, il 4/12/2020. Sebbene questo possa essere considerato un esempio estremo, potrebbe essere il parallelo più vicino che abbiamo con Amazon, dato il rapporto del frazionamento, il prezzo, le dimensioni dell’azienda, ecc. Esistono molti altri modelli tra cui scegliere e con cui fare confronti; ad ogni modo, si tratta di una cosa certamente non rara. I dati del BofA Research Investment Committee e di Bloomberg mostrano che le società che hanno effettuato uno stock split hanno sovraperformato l’indice S&P 500 del 16,3%      

Un altro frazionamento da tenere d’occhio è l’imminente stock split con rapporto 20:1 di Google (NASDAQ:GOOGL), che dovrebbe essere effettuato il 15 luglio; dal momento dell’annuncio, Google ha ampiamente sovraperformato l’indice Nasdaq.

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