A che punto è lo sviluppo degli occhiali AR di Apple?

Ecco tutto ciò che sappiamo finora sugli attesissimi occhiali per realtà aumentata a cui il colosso tech di Cupertino lavora da oltre 27 anni 

A che punto è lo sviluppo degli occhiali AR di Apple?
2' di lettura

Questo è il secondo articolo di un approfondimento in due parti sullo sviluppo da parte di Apple Inc. (NASDAQ:AAPL) delle due linee di dispositivi per realtà mista (MR) in arrivo. Prima di continuare a leggere suggeriamo di dare un’occhiata al primo articolo di questa serie, nel quale spieghiamo i concetti di realtà aumentata (AR), realtà virtuale (VR), realtà mista (MR) e realtà estesa (XR). 

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Cosa è successo 

L’anno prossimo Apple dovrebbe lanciare un visore di realtà virtuale con funzionalità passthrough AR per i professionisti al costo di 3.000 dollari, dopodiché si preparerà a introdurre i suoi ancor più ambiziosi occhiali AR per i consumatori generali; questa sarà la prima generazione di un dispositivo destinato a sostituire l’iPhone in futuro, al prezzo molto più accessibile di 499 dollari.

Il colosso tecnologico di Cupertino lavora su AR e VR almeno dal 1995.

Il dispositivo, che secondo le voci di corridoio si chiamerà Apple Glasses, dovrebbe essere molto più avanzato di qualsiasi altro prodotto sul mercato, con un fattore di forma simile agli occhiali normali e con entrambe le lenti dotate di display; ci sarà anche la possibilità di avere lenti da vista. Gli utenti saranno in grado di controllare il dispositivo con la gestualità delle mani. 

Gli occhiali impiegheranno presumibilmente display micro OLED all’avanguardia prodotti dal titano tecnologico giapponese Sony Group Corp. (NYSE:SONY) con un tasso di risposta estremamente veloce, contrasto ultra elevato, un’ampia gamma di colori, alta luminanza e bassa riflettanza. I display dovrebbero avere una lunghezza di 0,5 pollici e avere una risoluzione di 1.280×960 pixel, corrispondente al componente ECX337A di Sony.  

Questo display avrà una luminosità massima di 1.000 nit, un contrasto di 100.000:1 e un tasso di risposta di 0,01 millisecondi o inferiore: un contrasto così elevato consente alle informazioni aggiuntive di apparire senza soluzione di continuità, non come una sovrapposizione, in modo da godere di una vera esperienza AR.

Esempi di display AR ad alto e basso contrasto. Fonte: FRAMOS  

Gli occhiali, che probabilmente saranno immessi sul mercato come accessori per iPhone, mostreranno le informazioni e riceveranno i vari input, lasciando il lavoro di calcolo pesante all’iPhone così da fornire “un’esperienza ottica AR trasparente” mobile-first: in questo modo, tutto l’hardware pesante e ingombrante rimarrà fuori dagli occhiali, consentendo loro di essere sottili e di assomigliare a degli occhiali normali.

Un’altra voce (perlopiù smentita) ha suggerito che Apple starebbe lavorando a una versione commemorativa e in edizione limitata degli occhiali AR chiamata “Steve Jobs Heritage”, che ricorda gli occhiali rotondi e senza montatura indossati dal suo leggendario fondatore e che probabilmente verrà lanciata nei prossimi anni.

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